Descrizione
Dei delitti e delle pene (1764), tratta della riforma della legislazione penale dell’epoca e ancora oggi è considerato un documento assolutamente attuale, da rileggere per ricordarci come la legislatura, da quel tempo in poi, si sia purtroppo persa nei meandri della burocrazia e dell’incertezza della pena. “Il fine delle pene non è di tormentare ed affliggere un essere sensibile, né di disfare un delitto già commesso. Può egli in un corpo politico, che, ben lungi di agire per passione, è il tranquillo moderatore delle passioni particolari, può egli albergare questa inutile crudeltà strumento del furore e del fanatismo o dei deboli tiranni? Il fine dunque non è altro che d’impedire il reo dal far nuovi danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne uguali”. Nella sua opera, l’autore afferma come bisogna prevenire i delitti prima di punirli e propone, come primo testo della letteratura filosofica-giurisprudenziale, l’abolizione della tortura e della pena di morte.
L'Autore
Cesare Beccaria (1738 - 1794), giurista, filosofo, economista e letterato italiano, figura di spicco della scuola illuministica mi- lanese, è considerato tra i massimi esponenti dell’illuminismo italiano.
Dettagli
Genere | Saggistica |
Collana | Demos |
Editore | Santelli |
Data uscita | 19/06/2024 |
EAN | 9788892921320 |
Pagine | 112 |
Formato | 13 x 20, brossura |
Lingua | Italiano |